Dalla tipizzazione alla donazione
La tipizzazione registra i possibili donatori di midollo osseo in un registro internazionale. Solo una persona ogni 100.000 è compatibile con chi è in attesa di un trapianto, ma nella rara eventualità si viene contattati per effettuare un prelievo. Questo può avvenire in due modalità, a discrezione del donatore.
Dall’osso del bacino: in questo caso il donatore si sottopone a un intervento che, grazie a un’anestesia generale o epidurale, è indolore. Il midollo viene prelevato con un ago da biopsia e il donatore viene seguito e controllato per le successive 48 ore. Il midollo prelevato si rigenera da solo in circa una settimana e in genere il donatore avverte solo un lieve dolore nella zona del prelievo, destinato a sparire in pochi giorni.
Dal sangue periferico: in questo caso, nei 3 o 4 giorni precedenti al prelievo, viene somministrato al donatore un farmaco che favorisce la creazione delle cellule utili al trapianto e il loro passaggio nel sangue periferico. Tale stimolazione può causare l’affaticamento o la febbre, ma ogni sintomo sparisce una volta sospesa l’assunzione del farmaco. Il sangue viene quindi prelevato dal braccio del donatore per filtrare, selezionare e raccogliere tutte le cellule utili al trapianto.
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Ci sono molti modi per donare il midollo osseo in completa sicurezza:
1 – Dal sangue periferico. Modalità che favorisce la crescita e il passaggio delle cellule staminali nel sangue periferico. Quest’ultimo viene quindi prelevato per isolare e raccogliere le cellule utili al trapianto.
2 – Dall’osso del bacino. Un intervento semplice e, grazie a un’anestesia generale o epidurale, indolore. È seguito da 24/48 ore di controllo e il midollo prelevato si ricrea da solo in circa una settimana.
3 – Dal cordone ombelicale. Una fonte che può essere recuperata appena dopo il parto, non comporta rischi e non provoca dolore né per la mamma né per il neonato.
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Grazie all’anestesia, durante il prelievo dal bacino non si avverte alcun dolore. Per qualche ora o giorno a seguire è possibile avvertire un dolore sordo, di modesta entità, reversibile con un normale antidolorifico.
Le donazioni da sangue periferico possono portare dei disturbi simil-influenzali, trattabili con del semplice paracetamolo, e scompaiono rapidamente dopo la donazione.
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Durante il periodo di gravidanza e almeno fino a 6 mesi dopo il parto, o comunque per tutta la durata dell’allattamento, la donatrice è sospesa dal Registro dei Donatori.
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No, il midollo osseo non è il midollo spinale. Il midollo spinale è parte del sistema nervoso ed è situato all’interno della colonna vertebrale. Il midollo osseo è un tessuto semiliquido nelle ossa che contiene le “Cellule Staminali Emopoietiche” (CSE).
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Ogni donazione è anonima ma il Centro Donatori può fornire alcune informazioni di base sul paziente come la fascia di età, il sesso o il tipo di patologia di cui soffre. Grazie al Centro Donatori è anche possibile scrivere e ricevere lettere o messaggi di augurio e di ringraziamento. Non ci sono limiti geografici, il registro italiano dei donatori è collegato a quelli di tutto il mondo.
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1 – Avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.
2 – Avere un peso corporeo di almeno 50 kg.
3 – Godere di buona salute.
Inoltre, la disponibilità del donatore rimane valida fino al raggiungimento dei 55 anni.
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Sì, puoi diventare un donatore, ma devono essere trascorsi almeno 4 mesi da quando è stato fatto il tatuaggio o il piercing.
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